Despite citizenship. Autonomie migranti e diritto alla città L’occupazione dell'Ex-Moi a Torino

Autori

DOI:

https://doi.org/10.1590/1980-85852503880005204

Parole chiave:

cittadinanza, rifugiati, commoning, occupazioni urbane

Abstract

L’articolo esplora le condizioni in cui i migranti subalterni soggetti quotidianamente alle tecnologie e politiche securitarie sviluppano creano spazi e reti sociali per sostenere e rendere autonoma la loro mobilità. La ricerca etnografica condotta negli edifici dell’Ex-Moi a Torino – occupato dal 2003 da parte di alcune centinaia di migranti - permette di interrogarsi sull’insieme di azioni che rendono possibile le condizioni della loro presenza locale al di fuori delle dinamiche assistenzialiste ed emergenziali del sistema di accoglienza. Despite citizenship analizza l’occupazione come un supporto infrastrutturale – sia materiale che immateriale - che permette il dispiegamento materiale di processi relazionali con la città e il perseguimento di un insieme di diritti che, pur sganciati dalla cittadinanza, sono rivolti alla residenza, al lavoro e alle reti di informazioni e sostegno altrimenti negati.

Biografie autore

  • Antonio Stopani, Università di Torino

    Ricercatore, insegna geografia sociale e geografia delle migrazioni presso l'Università di Torino. E-mail: antonio.stopani@unito.it

  • Marta Pampuro, Università di Torino

    Antropologa, svolge ricerche presso l'Università di Torino. E-mail: marta.pampuro@hotmail.it

Dowloads

Pubblicato

2018-05-15

Come citare

Despite citizenship. Autonomie migranti e diritto alla città L’occupazione dell’Ex-Moi a Torino. (2018). REMHU, Revista Interdisciplinar Da Mobilidade Humana, 26(52), 55-74. https://doi.org/10.1590/1980-85852503880005204

Articoli simili

1-10 di 15

Puoi anche Iniziare una ricerca avanzata di similarità per questo articolo.