Guardiani della frontiera

l’intermediazione informale nel ghetto agricolo Sud Europeo

Autores

DOI:

https://doi.org/10.1590/1980-85852503880006410

Palavras-chave:

frontiera, mediatori, ghetto, migranti agricoli, antropologia del Mediterraneo

Resumo

Nel Sud Europa agricolo stanno proliferando i cosiddetti ghetti, spazi di vita della componente migrante più fragile proveniente dal Sud globale e impiegata come forza lavoro bracciantile. Tali spazi vengono sovente inquadrati come confini della modernità occidentale, buchi neri in cui operano “caporali” che riproducono quelle che vengono definite come “nuove schiavitù”.

In questo lavoro, partendo da una ricerca-azione svolta nel Sul Italia agricolo (Eboli), si propone di abbandonare una logica del confine e guardare alle modalità attraverso cui il ghetto diventa parte integrante del contesto più ampio, dei suoi modelli sociali, giuridici, economici.

Situando l’etnografia sulle modalità attraverso cui l’intermediazione informale “naviga” queste strutture, il ghetto emerge come una frontiera, intesa non come confine ma come un avamposto che mostra gli effetti più violenti dei campi di forza che agiscono sulla riproduzione della presenza migrante.

Biografia do Autor

giuseppe grimadli, Università di Trieste

Research Fellow, Università di Trieste, Dipartimento di Studi Umanistici. Trieste, Italia. E-mail:
giuseppe.grimaldi@units.it.

Publicado

2022-05-13

Como Citar

grimadli, giuseppe. (2022). Guardiani della frontiera: l’intermediazione informale nel ghetto agricolo Sud Europeo. REMHU, Revista Interdisciplinar Da Mobilidade Humana, 30(64), 159–176. https://doi.org/10.1590/1980-85852503880006410